La gabbia di seta di Giordano Alfonso Ricci
La gabbia di seta è, a mio parere, un romanzo che vale la pena leggere. A volte le pubblicazioni indipendenti riescono a stupire con delle autentiche perle e questa, a mio avviso, lo è.
Titolo: La gabbia di seta
Autore: Giordano Alfonso Ricci
Venduto da: Amazon
Genere: Erotico
ASIN: B01EGPPI0G
Formati disponibili: e-book e cartaceo
Prezzo: e-book € 2,99 – cartaceo € 13,49
Pagine: e-book 244 – cartaceo n.d.
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Trama
Maurizio è un giovane architetto alle prese con la grande crisi economica e che decide di accettare a malincuore il lavoro nello studio professionale di Maura per dare una svolta alla propria carriera.
Maura è il suo mentore da sempre ed è una donna affascinate e decisa ma anche la madre della sua compagna Chiara.
Durante l’estate si svilupperà un gioco erotico di attrazione che finirà per travolgere le costruzioni etiche sulle quali Maurizio ha basato la sua vita. Quando si accorgerà di non poter più governare il gioco di sesso ed erotismo nel quale è entrato, scoprirà di essere prigioniero in una gabbia di seta dalla quale cercherà di uscire anche ribaltando i suoi principi.
L’inverno trasformerà le sue convinzioni e metterà in crisi il suo mondo
E’ una storia di eros e di passioni, che offre uno spaccato di falsità ed inganni negli otto mesi che cambieranno la vita di Maurizio.
La mia recensione
Di recente ho abbandonato un po’ le letture erotiche e scrivo anche meno di erotismo rispetto al passato perché, mio gusto personale, trovo che ci sia una sorta di omologazione. Leggo di lamentele a proposito del fatto che le storie siano tutte uguali, ma poi in fondo sono proprio quelle trame tutte uguali quelle che i lettori cercano, almeno così sembrerebbe a dare uno sguardo alle classifiche di Amazon o a leggere pareri nei blog e nei gruppi sui social.
“Fatto è che sono prigioniero e nessuno ha le chiavi per farmi uscire… nessuno. Solo io posso rintracciare, frugando, scavando rovistando tra le cataste di macerie della mia vita gli strumenti o le chiavi per aprire i cancelli di seta. Ma è quello che voglio?”
Non amo i cliché, il troppo dolce e la ricerca di situazioni sempre più inverosimili nel tentativo di inseguire una originalità che finisce per diventare la solita minestra riscaldata perché, se da un lato è vero che un libro deve far sognare, dall’altro mi colpisce chi riesce a esprimere se stesso/a attraverso la scrittura, chi mostra quel guizzo di originalità che a volte faccio proprio fatica a scovare.
Siamo tutti intrappolati in una gabbia
Ne La gabbia di seta c’è una storia in cui l’eros e i sentimenti si intrecciano in maniera del tutto diversa dal solito, uno spaccato di vita dal punto di vista di Maurizio, il protagonista, che ci conduce nei meandri della mente maschile fornendoci diverse chiavi di lettura di quella che è la psicologia e l’introspezione di un uomo, in fondo un uomo qualunque che, suo malgrado, si trova ad una svolta cruciale della propria vita, pur senza esserne del tutto consapevole al momento in cui gli avvenimenti si dipanano.
L’autore riesce a tessere la sua tela in maniera esperta e il lettore, pur consapevole di questo, non può evitare di restarne sedotto, fino al punto di rimanerci intrappolato. Il sesso è un mezzo e non un fine ed è descritto in maniera diretta, senza inutili fronzoli, ma anche senza mai scadere nella volgarità, alternando scene descrittive a momenti di voyerismo puro, quando l’autore pone sotto la lente del microscopio l’erotismo maschile come uno scienziato fa con un moscerino. Il tutto condito con momenti di dissacrante ironia che mi hanno strappato più di una risata.
Il mio parere è senza dubbio positivo e la lettura di questo romanzo consigliatissima. Se qualche appunto c’è da fare è solo per qualche svista in fase di revisione, ma dal mio punto di vista queste non influiscono sulla solidità della trama, sulla perizia nella descrizione dei personaggi e sullo stile originale della narrazione.