
E arriva, inaspettato, un giorno tutto per me. Sveglia presto e abbozzo il programma per la giornata. Il secondo caffè è già un ricordo, allora preparo il terzo e inizio a pensare alle tante cose che voglio fare: scrivere, sì, scriverò un po’, negli ultimi tempi sono stata distratta da tante cose e ho voglia di concentrarmi su una delle mie storie (ne ho diverse iniziate, ebbene sì…), perdere il senso del tempo e dello spazio, certa che ci penserà la mia gatta a farmi tornare alla realtà quando, dopo la nanna, sarà il momento della pausa croccantini.
Poi devo fare editing su un romanzo che è quasi finito e di cui ho già provveduto a fare la stampa. Be’, finito è una parola grossa, sono più o meno a due terzi della stesura, ma pensare al finale aiuta
Poi voglio leggere, leggere tanto, perché anche alla lettura sto dedicando meno tempo. Pregusto il momento in cui saremo solo io, il divano, la gatta sulla pancia, una tisana e il mio kindle: è o non è un pensiero bellissimo?
Mi piacerebbe anche lavarmi i capelli con calma, togliere via la tuta, vestirmi per bene e andare a fare una passeggiata, magari in riva al mare.
Poi mi guardo intorno e vedo che la casa è un disastro, che ci sono dei documenti da compilare, ma che non voglio nemmeno guardare e che dovrei sbrigare qualche migliaio di faccende, una più urgente dell’altra e tentenno e penso che il dovere… Il dovere un corno! Forse non riuscirò a fare che alcune delle cose che vorrei, quindi non ci sarà spazio per ciò che dovrei. E domani… domani è un altro giorno!
Buongiorno, con il cuore.