Oggi è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo e sui disturbi dello spettro autistico e voglio riproporre una poesia che scrissi l’anno scorso, proprio in occasione di questa giornata. Dedicata a tutti coloro che ne sono affetti, ma anche e soprattutto a chi è loro vicino. Familiari troppo spesso lasciati soli ad affrontare anche gli infiniti problemi burocratici, di malasanità e di carente e spesso errata assistenza. Perché non abbiamo ancora imparato la lezione più grande: la vera forza è nel sapersi prendere cura di chi è più debole.
GLI AQUILONI
C’è tutto un mondo
dietro i tuoi occhi,
nascosto nei tuoi silenzi,
perso in capovolti punti di domanda.
Emozioni
che ti implodono dentro
e vorresti dire,
ma non sai come fare.
Ti perdi allora
in quell’infinito che non conosco
e forse hai freddo
se non so come arrivare.
Ti porterei una coperta, sai,
un abbraccio fatto di cielo
e una carezza
che sa di cioccolata.
Conducimi ove tu sei,
farò mio quel mondo,
così saremo in due
e non sarai più solo mai.
Porterò solo gli aquiloni
e insieme sarà come stare al mare.
E insieme, noi
li faremo volare.
©Elisabetta Barbara De Sanctis – 2 aprile 2016
dal libro CENERE E VELENO
Perché chi è affetto da questo disturbo ha dentro un mondo infinito di emozioni, ma non riesce a condividerle con noi.
Con il cuore, sempre.